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Patti
Catalno, del Novelli etc.
Nel territorio di Patti si trovano i resti dell'antica Tyndaris (IV sec. a.c.) con il famoso teatro greco; nel centro cittadino quelli della villa romana (III sec. d.C.); di una vasta necropoli con tombe a grotticelle in contrada Monte (X-VIII° sec AC). In contrada San Cosimo sono stati rinvenuti reperti risalenti al XXII°/XX° sec AC e due necropoli una del IX° AC con tombe a grotticelle ed un'altra con tombe a cappuccino sul limitrofo monte della vigna. Inoltre č interessata da presenze archeologiche tutta la zona a valle del nuovo ospedale (Acquafico).
I recenti restauri nella Chiesa di S.Ippolito e nella Cattedrale hanno permesso di portare al luce resti di chiese forse antecedenti al periodo bizantino. Nella Basilica Cattedrale (secolo X), nella cappella barocca in marmo policromo di S.Febronia, vi č il sarcofago rinascimentale della Regina Adelasia del Monferrato, moglie del Gran Conte Ruggero d'Altavilla e madre di Ruggero II° primo re di Sicilia. La Regina, dopo il disastroso matrimonio con Baldovino di Gerusalemme, volle ritirarsi a Patti dove visse gli ultimi anni della sua vita e morė nel 1118.
Rinomata localitā turistica, ha 12 Km di costa interamente balneabili formati da sabbie , faraglioni e grotte; Patti č famosa anche per le ceramiche sia d'arte sia d'uso e per la riserva naturale orientata di Marinello. Dai palazzi del centro storico si gode l'armonioso panorama della riviera di ponente del golfo di Patti, mentre dalla frazione Sorrentini (500 s.m.) lo sguardo spazia su tutto il golfo e sui monti fino all'Etna.
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